venerdì 15 agosto 2014

Mauritius formato famiglia: il nostro primo viaggio in 3


Scusate la latitanza ma sono stati mesi un po' impegnativi e io non sono così brava come le vere mamme blogger a tenere aggiornato questo mio angolo virtuale.
Mentre il mio piccolo terremoto cresce, sto ripercorrendo i momenti più belli di questo nostro primo anno insieme... ebbene si, il 2 agosto abbiamo festeggiato, ma non voglio parlarvi di feste e tortine, siamo in agosto ed è giusto parlare di viaggi e vacanze!

Io sono sempre stata un'amante dei viaggi e quando a mio marito è stata regalata 1 settimana all inclusive in un super resort alle Mauritius...be' non mi sono certo tirata indietro... Ok non sarebbe stata la solita vacanza di relax perché ovviamente con noi ci sarebbe stato il nostro piccolo ometto, quindi questa volta il mio primo pensiero non era di studiarmi la Loonley Planet per sfruttare al meglio la vacanza, no questa volta la situazione prevedeva un'organizzazione diversa.

Affrontare un viaggio intercontinentale con un neonato di 7 mesi (abbiamo viaggiato a metà marzo) non è cosa da poco e bisogna prepararsi preventivamente al viaggio.
La pediatra mi aveva dato l'ok senza nessun predicozzo, il mio bambino è sano e non c'erano quindi problemi per farlo viaggiare, inoltre la destinazione per fortuna non prevede alcun genere di precauzione a livello di vaccinazioni e il fuso orario è di sole 2 ore.

La cosa fondamentale per un viaggio al di fuori dell'Europa è il passaporto. Forse esiste un documento meno impegnativo, ma noi abbiamo optato per questo. Il processo non è complesso, ma nemmeno immediato quindi suggerirei di muoversi per tempo.

La seconda cosa da considerare è l'alimentazione... Se il bambino non è ancora svezzato è sicuramente più semplice. Se invece si è in fase di pappe e latte meglio organizzarsi. Lo dico perché vero che alle Mauritius esistono i supermercati per comprare pappe x bimbi, ma non si trovano proprio le stesse cose. Il mio ogni tanto si è rifiutato di mangiare pappe pronte acquistate in loco forse perché il sapore era diverso e lui troppo piccolo e ancora restio ai cambiamenti!
Comunque non è la fine del mondo, in valigia ho lasciato un po' di spazio per latte in polvere, crema di riso, omogeneizzati vari e brodo in polvere... Lo so non è proprio la stessa cosa del bordino fatto a casa ma x 1 settimana penso che si possa chiudere un occhio... almeno io mamma imperfetta la penso così .

Altra cosa da non sottovalutare x nulla e, sicuramente x quanto ci riguarda, la più impegnativa il viaggio aereo. Nel nostro caso si partiva un po' svantaggiati perché non abitando più a Milano, oltre al volo  c'era da considerare il tragitto in macchina di ben 4 ore... insomma un viaggio nel viaggio!
Il volo per fortuna partiva la sera, orario perfetto per poter dare la pappa a Edoardo e rilassarlo prima del decollo.
L'imbarco prioritario è uno dei pochi vantaggi dei genitori che viaggiano con prole al seguito, ti garantisce un po' più di relax per poterti sistemare con calma e accaparrarti lo spazio nella cappelliera.

Informazione di servizio:
- per i viaggi in aereo meglio il passeggino leggero e poco ingombrante che viene ritirato prima di entrare in aereo è consegnato con i bagagli alla destinazione finale. Noi volando con Emirates e scalo a Dubai avevamo a disposizione il passeggino di cortesia fornito all'aeroporto.
- tutto il necessario per le pappe/latte del bebè passa tranquillamente ai controlli. Calcolate bene le ore di viaggio ed il numero di pasti da avere sotto mano. Nel mio caso erano parecchi  :(
- se viaggiate con un neonato potete richiedere la culla e l'assegnazione di posti più comodi, ma dovete chiamare direttamente la compagnia o segnalarlo all'agenzia di viaggi. Non costa nulla!

Alla partenza Edoardo dormiva, mio marito stava analizzando l'offerta di film e io speravo di rilassarmi. Una volta spento il segnale di sicurezza è stata montata la culletta x Edoardo.
N.b in caso di perturbazioni il bambino deve essere preso in braccio e si devono allacciare le cinture di sicurezza.
Che dire di questa culla... spazio misero, perturbazioni frequenti, bambino abituato a spaziare nel lettino, luci accese e movimento... Edoardo si è svegliato e non è più stato il viaggio che mi si stava prospettando... Dopo 6 ore di volo la scalo a Dubai è stato un incubo e le successive 6 ore tostissime ma poi una volta giunti a destinazione... il paradiso era lì ad aspettarci!

Il nostro resort, lo Sugar Beach, era sicuramente la giusta ricompensa dopo la fatica del viaggio, osservando poi le innumerevoli famiglie con neonati mi sono resa conto che non eravamo poi tanto pazzi ad aver affrontato questo lungo viaggio con il nostro pargoletto.
I servizi a disposizione del resort prevedono oltre immensi spazi verdi circondati da una vegetazione rigogliosa, piscine, 3 ristoranti e una SPA anche un ampio spazio dedicato ai piccoli, una specie di asilo a forma di grande casa delle favole, dove i bambini possono trascorrere alcune ore della giornata mentre i genitori si rilassano 😜
Noi abbiamo usufruito del servizio di babysitter per qualche ora in modo da poter visitare alcuni luoghi dell'isola (che è stupenda).
La vacanza è andata benissimo, diversa da quelle che si facevano prima, perché la nostra attenzione era concentrata sul nostro piccolo. Ci siamo divertiti tanto, Edoardo forse di più perché ha scoperto il mare (ops oceano), la sabbia e la libertà di sguazzare in acqua e per noi, osservarlo stupito per queste sue nuove conquiste, è stata la gioia più grande!

Tirando le somme del viaggio l'esperienza è stata più che positiva, anche se devo ammettere che ora che il bambino cammina e non sta fermo un secondo forse non me la sentirei più di affrontare un viaggio così lungo...quindi se si può meglio cogliere l'attimo!